Possiamo soffermarci sul colore del vino, sulle uve dâorigine, sul legno delle botti per lâinvecchiamento, sulla sua etĂ , sulle note di sapore, sulla gradazione, sulle ricette cui accompagnarlo⌠ma se trascuriamo la temperatura dei vini allora ogni sforzo è vano. Servire un rosso troppo freddo o un bianco troppo caldo può compromettere totalmente lâesperienza, e offuscare il pregio e la qualitĂ di ciò che stiamo per sorseggiare. Ecco quindi una guida da salvare e che risolve ogni dubbio a riguardo.
Proprio di recente vi abbiamo parlato delle cantinette per conservare il vino nel modo corretto a casa, ma le indicazioni che seguono sono valide a prescindere, e possono comunque essere messe in pratica⌠ma escludete una conservazione in frigorifero. Un frigorifero standard è fatto per conservare gli alimenti in un range di temperatura che va da zero a quattro gradi, troppo bassa quindi per accogliere la maggior parte dei vini e assolutamente inadatta ad accogliere vini pregiati.
Il vino rosso può essere servito ad una temperatura che varia dal âfrescoâ alla temperatura ambiente, dipende dalla struttura dello stesso e se è leggero, a lungo invecchiamento, corposo.
Al vino bianco si può tendenzialmente riservare una temperatura piÚ fresca rispetto ai rossi, ma anche in questo caso è necessario fare attenzione alla tipologia.
Un ulteriore range di temperatura va riservato ai vini mossi, che solitamente sono serviti ad una temperatura piuttosto bassa e conservati a contatto con ghiaccio o acqua fredda.
Ecco le temperature ideali per servire le diverse tipologie di vino, ma rimane sempre la piĂš importante delle raccomandazioni: non trascurate il vostro gusto personale!